Giornata nel segno del rimbalzo per le Borse europee che dopo l’affondo della vigilia sono riuscite a dare vita ad un parziale recupero. Il Ftse100 si è accontentato di un progresso dello 0,44%, mentre il Dax30 e il Cac40 (Parigi: ^FCHI - notizie) si sono apprezzati rispettivamente dello 0,57% e dello 0,89%. A lauerarsi reginetta d’Europa è stata Piazza Affari che ha visto il Ftse Mib (Milano: FTSEMIB.MI - notizie) terminare gli scambi a 16.398 punti, con un vantaggio dell‘1,11%, dopo aver toccato un massimo a 16.434 e un minimo a 16.168 punti. L’indice è sceso sui minimi intraday del 28 febbraio scorso da cui ha dato vita ad un rimbalzo che non è riuscito ad andare oltre per ora l’area dei 16.400. La reazione vista ieri dai minimi non è ancora sufficiente per scongiurare del tutto il rischio di nuove vendite e perchè ciò accada sarà necessario che siano riconquistati prima alcuni livelli chiave. Ci riferiamo in primis all’area dei 16.500, oltre la quale l’attenzione si sposterà sui massimi di ieri in area 16.700. Con il superamento di questa soglia di prezzo la salita potrà proseguire verso i 16.850, prima di pensare ad un ritorno sull’importante ostacolo dei 17.000 punti da cui l’indice è stato violentemente respinto nelle prime due sedute della settimana. Fino a quando le quotazioni si manterranno al di sotto dei 16.500 punti, sarà reale il rischio di nuove incursioni ribassiste. Queste ultime si concretizzeranno con discese al di sotto dei 16.300 punti, con primo obiettivo i minimi odierni in area 16.150. La perdita di questo livello proietterà i corsi verso il sostegno successivo dei 16.000 punti, la cui tenuta non è così scontata, motivo per cui non saranno da escludere estensioni ribassiste fin verso i 15.850 e i 15.700, con obiettivo i 15.500 nella peggiore delle ipotesi.
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