mercoledì 16 maggio 2012

Finanza greca in crisi

E’tempo di crisi in Grecia, ormai lo sappiamo tutti. Ma quello che, forse, è sfuggito a qualcuno è che la crisi economica ha colpito tutti, ma proprio tutti, i settori di mercato. Anche quello delle isole. Proprio così, tanto che i facoltosi proprietari di alcune perle dell’arcipelago greco  si stanno trovando costretti a vendere, anzi a svendere, le proprie preziose isole per correre ai ripari dal recente aumento della tassazione imposto dal governo ellenico.

La prima isola ad aver trovato un acquirente, secondo quanto riportato dal quotidiano Kathimerini, sembra essere Oxia che, messa sul mercato per circa 7 milioni di euro dai suoi proprietari, sarebbe, ora, finita nelle mani della famiglia reale del Qatar  che se la sarebbe aggiudicata, però, per una cifra un po’ più bassa, inferiore anche ai 5 milioni di euro. Questa splendida distesa di 500 ettari a 38 km dalla epica Itaca, fino a poco tempo fa prezioso gioiello della famiglia greco-australiana Satmoulis, sembrerebbe, dunque, aver trovato un nuovo illustre proprietario.

Più incerto, invece, il destino di Skorpios, l’isola che custodisce le spoglie del celeberrimo Aristotele Onassis e dei suoi figli Alexander e Cristina. Il magnate la acquistò per ben 15 milioni di dollari nel 1963 ed oggi sua nipote Athina, attuale proprietaria dell’isola, si troverebbe costretta a non poterla vendere a causa di una clausola del testamento del nonno che impedisce di mettere l’isola sul mercato a meno che non diventi impossibile poterla mantenere. Dopo essere stata accostata prima a Bill Gates e poi a Giorgio Armani, che smentirono entrambi l’intenzione all’acquisto, la proprietaria sembra ormai orientata verso la possibilità di proporre agli investitori interessati, un contratto di locazione dell’isola di 99 anni.

Diversa la situazione dell’isola di Patroclo che promette imponenti sviluppi turistici, dovuti alla posizione e alla presenza di acqua potabile, fino ad oggi ostacolati dalla mancanza di una efficace pianificazione edilizia e dalla presenza di diversi siti archeologici. Oggi i proprietari, la famiglia Giatrakos, stanno lavorando in collaborazione con un investitore canadese per poter dar vita ad un progetto che faccia fruttare al meglio le enormi potenzialità turistiche di questa splendida isola di 260 ettari che sorge a soli tre chilometri da Capo Sunion, a poca distanza da Atene e dall’aeroporto, ed il cui prezzo di vendita è stato fissato niente meno che a 150 milioni di euro.

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